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Provisional Institute of Astroshamanism

Experiential holistic education and spiritual healing community network and site founded by Franco Santoro.

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Settore 10

S10j

 

Segno: Capricorno (Capricorn, Capricornio, Steinbock).

Casa: decima. Pianeta: 1) Saturno. 2) Saturno.

Raggio: 1 (volontà/potere), 3 (Intelligenza attiva/adattabilità), 7 (Ordine cerimoniale/magia).

Elemento: Terra.

Qualità: Cardinale.

Direzione: Nord.

Stagione: Inverno.

Spirito Totem: Sauter Kitaya.

Stato Epico: Kortex.

Animali: gli animali governati da Saturno passano spesso buona parte del loro tempo sottoterra o in ambienti pieni di limitazioni, in condizioni dure e costanti. Anguilla, airone, asino, cammello, capra, cicogna, civetta, coccodrillo, corvo, gru, gufo, iena, lepre, lupo, mosca, oca polare, orso, pellicano, pipistrello, ragno, scarafaggio, talpa, tartaruga, topo, unicorno, animali sotterranei ed insetti.

Piante: le piante governate da Saturno vivono in genere a lungo, per cui i loro tronchi mostrano numerosi anelli. La loro lunga durata, simbolo di incorruttibilità e immortalità, le ha rese adatte sin dall’antichità per usi funerari. Le piante e i loro fiori, talvolta velenosi, sono spesso poco attraenti, le foglie ed i tronchi sono grigiastri o molto scuri, la scorza ruvida, il sapore e l’odore sgradevole. Saturno è inoltre in relazione con le radici delle piante. Agrifoglio, barbabietola, belladonna, betulla, canfora, cicuta, cipresso, edera, eucalipto, faggio, ginepro, mirra, muschio, olmo, orzo, patata, pino silvestre, rapa, ruta, salice, segale, spinaci, stella alpina, tamarindo, tasso, verbena.

Minerali: calcite verde, diamante, malachite, onice, ossidiana, peridoto, piombo, tormalina verde, cristallo di quarzo, labradorite, pietre di colore nero, di aspetto rozzo o poco piacevole. Il Settore 10 è particolarmente rappresentativo di tutto il mondo minerale in genere.

Spiriti: Cassiele/Samael (Angeli/Demoni). Ninurta (Babil.). Matteo, S. Nicola (Crist.). Pantaleone (Commedia dell’Arte). Consentes, Min (Egizi). Crono, Medusa, Pan, Amaltea, Atlas, Rea (Greci). Kali, Shiva (Hindu). Saturno, Giano, Vesta (Romani). Zebulon (12 Tribù d’Israele).

Tarocchi: The Devil/Il Diavolo (Capricorno), The World/Il Mondo – The Universe – L’Universo (Saturno), King of Cups/Re di Coppe – Princess of Cups/Principessa di Coppe (Capricorno 0-10°), King of Pentacles/Re di Denari – Princess of Disks/Principessa di Denari (Capricorno 10-30°).

 

 

 

 

Anatomia/Fisiologia: udito, ginocchio, ossificazione, sistema scheletrico, pelle, denti.

Associazioni: autorità, manifestazione, condizione sociale, carriera, freddezza, refrigerazione, limitazione, frustrazione, restrizione, frigidezza, ostruzione, dilazione, cristallizzazione, coesione, imprigionamento, consolidamento, pesantezza, decadimento, deficienza, deterioramento, perdita, carestia, caverne indisposizioni croniche, lunghe malattie, sofferenza, vecchiaia, tempo, formi, routine, lavori faticosi, avversità, depressione, malinconia, sfortuna, fallimento, povertà, preparazione di bilanci preventivi, debiti, responsabilità, proprietà, estrazione, agricoltura, terra.

Calendario: Compleanno dell’Imperatore del Giappone (23 dicembre). Santo Natale (25 dicembre). Nascita di Horus; S.Stefano (26 dicembre). Nascita di Freyja (27 dicembre). S. Silvestro: identificazione santera di Osain (31 dicembre). Primo dell’Anno Nuovo; Beata Vergine Maria; Il Santo Bambino di Atocha (1 gennaio). Nascita di Inanna (2 gennaio). S. Genoveffa: patrona di Parigi (3 gennaio). Giorno celtico della Trinità delle Dee (Maid, Mother, Crone); Epifania (6 gennaio). S. Leucio: patrono Brindisi (11 gennaio). S. Antonio Abate: identificazione santera di Osain (17 gennaio).

Colori: blu-viola, indaco, nero, grigio, marrone scuro.

Cinema: G.Depardieu (st), M.Dietrich (st,SUcjnURoppNE,VEcjnSA/AQ), F.Dunaway (MO/SC), Fellini (st), C.Grant, O.Hardy (MO/VI), D.Kaye (st;SUtriSAoppNE), R.Lester (st), M.Piccoli. Film giudiziari e temi relativi a vecchiaia, ambizione, politica, economia, affari, tragedie. R.Benton, Le stagioni del cuore. S.Daldry, The Hours. M.Bolognini, La corruzione. J.Brooks, Qualcosa è cambiato. G.Cates, I Never Sang for My Father. G.David, Dad (Papà). V.DeSica, Umberto D. S.Hicks, Shine. R.Howard, Parenti amici e tanti guai. E.Kazan, La valle dell’Eden. S.Lumet, Il verdetto; La parola ai giurati. A.J.Pakula, La scelta di Sophie. A.Parker, Saranno famosi. A.Payne, A proposito di Schmidt. S.Pollack, Non si uccidono così anche i cavalli? F.Rosi, Le mani sulla città. V.Schloendorff, Morte di un commesso viaggiatore. E.Sengelaja, Le montagne blu; O.Stone, Wall Street; Platoon. P./V.Taviani, Padre padrone. G.Tornatore, Stanno tutti bene. E.Valli, Himalaya. O.Welles, Citizen Kane.

Fisionomia: fisico asciutto e austero, denti, ginocchia e struttura ossea prominente; aria seria e dignitosa, dimostra più anni di quelli che ha in realtà, rughe nel volto; vestiti scuri o intesi ad evitare troppa attenzione.

Letteratura: C.Castaneda, J.London (st/AQ,SUtriPL, MO/LEcjnUR), R.Kipling (MO/GE,st/SG), G.Meyrink, H.Miller (st; st/MO/SCcjnMASUsquUR), Poe (st/PI/MOcjnPL), Saint-Simon, JD.Salinger (SUoppJU/PL). History, economics, managements, business, politics, practical books, career-oriented. C.Castaneda, Gli insegnamenti di Don Juan. Blanchard/Johnson, L’One Minute Manager. D.Cunningham,  Astrology and Vibrational Healing. R.Dahlke, Crisi personale e crescita interiore: seguire il giusto cammino evolutivo evita squilibri e malattie; P.Gaboury, Imperfetti e felici. L.Greene, Saturno. M.Eliade, Lo Yoga: immortalità e libertà. G.Jampolsky, Addio sensi di colpa: come liberarsi della paura grazie al perdono. J.London, Martin Eden. R.Merriman, Basic Principles of Geocosmic Studies for Financial Market Timing. H.Miller, Tropico del Capricorno. Patanjali, Yogasutra; L.de Saint-Simon, Memorie. I.K.Taimni, La scienza dello Yoga: commento agli Yogasutra di Patanjali. Swami Vivekananda, Raja Yoga. P.Yogananda, Autobiografia di uno Yogi..

Lettere: Greche: K (K) – kappa (kappa); O (O) – o mikron (o mikron). Romane: K; X.

Luoghi: Afghanistan, Albania, Australia (1), Austria (1), Bulgaria, Germania, Grecia (1), Finlandia (2), India (1), Giappone (1), Lituania, Macedonia, Orkney Islands, Spagna (1), Stiria. Centri amministrativi, Brussels, Delhi, Città del Messico, Oxford, Port Said, Salisbury, Westminster, Whitehall, Vilnius, Saturnia, Sutri. Fortezze, castelli, luoghi oscuri e desolati, cimiteri.

Misuratori: padre, partner della madre, padre della nonna paterna o del nonno materno, madre della nonna materna, madre del partner, terzo fratello/sorella della madre, sesto fratello/sorella del padre, primo figlio/figlia del primo fratello/sorella della madre. 9-2, 8-3, 7-4, 6-5, 5-6, 4-7, 3-8, 2-9, 1-10, 12-11, 11-12.

Musica: E.Presley (9;st;AS/TA,MO/PI), Puccini, Scriabin. The Beatles, “I Want You (She’s So Heavy)”, Abbey Road; Brahms, Sinfonia N. 4. L.Cohen, “Desolation Row”, “Nancy”, “Dress Rehearsal Rag”. Dead Can Dance, Dead Can Dance. P.Glass, Koyaanisqatsi. G.Holst, “Saturn”, Planets Op. 32. King Crimson, Discipline. C.Michell, Capricorn. Pink Floyd, The Wall. G.Roth, Ritual. K.Schulze, Blackdance; Schulze/Grosser, Babel. Software, “Surfing Saturn”, Electronic Universe. B.Springsteen, “The River”, Point Blank. Star Sounds Orchestra, “Saturn”, Planets. Tangerine Dream, Zeit; “Adagio for Strings”, Platoon.

Note: la.

Occupazioni: politico, architetto, alpinista, muratore, insegnante, agente immobiliare, costruttore, gelataio, storico, orologiaio, monaco, arbitro, esattore delle tasse, giudice, controllore, caporeparto, esaminatore, manager, industriale, dirigente, addetto alle pompe funebri, osteopata, geriatra, spazzacamino, montanaro, agricoltore, guardiano notturno, guardia carceraria, pensionato.

Ore: 9-10; 21-22.

Persone celebri: (Arte) Cèzanne (AS/SC,MO/PIcjnUR,VEcjnNE), Matisse (st/5;AS/LE,MO/SG,MEopp UR). (Astrol.) Kepler (st), Nostradamus (MO/SC,st/CA), Paracelsus (st/AQ). (Crimine) A.Capone (st/SG, VEoppPL,SUoppMA,MO/AR). (Politica) Cicero (MO/LE), ML.King (MO/PI), Mao T.Tung, Nixon (5;st;AS/VI,MO/AQ), Stalin (MO/VIcjnURtriSU), W.Wilson. (Relig.) Joan of Arc (st;MO/LI), R.Maharshi, A.Schweitzer (MO/AR), Vivekananda (st/LI,JUoppMA), P.Yogananda, A.Watts (st;MO/VI). (Scienza) Newton (MO/CA), Pasteur (3/st:6,AS/LI,MO/GE).

Qualità: aspirazione, autorità, impegno, completamento, disciplina, fuoco, crescita, integrità, manifestazione, maturità, ordine, perseveranza, ingegnosità, responsabilità, risultati, motivazione.

Rancori: Eccessi: apprensione, freddezza, depressione, dogmatismo, paura del cambiamento, frigidità, manipolazione, malinconia, diffidenza, ristrettezza, nervosismo, materialismo eccessivo, pessimismo, rigidità, spietatezza, scetticismo, segretezza, auto-repressione, timidezza, caparbietà, dipendenza dal lavoro. Deficit: caos, confusione, immaturità, incapacità di funzionare nel mondo fisico, incapacità a realizzare obiettivi, incompetenza, irresponsabilità, mancanza di confini e struttura, mancanza di autodisciplina. Fisici: reumatismi, artrosi, rottura della rotula, infiammazione delle giunture, artrite deformante, fratture, stiramenti, cattiva circolazione, malattie croniche, problemi ai denti.

 

Per favore sii consapevole che il Testo Guida Provvisorio in Lingua Italiana per il Primo Livello della Formazione Operativa in Astrosciamanesimo opera esclusivamente come strumento ausiliario, intenzionalmente transitorio e incompleto, per le trasmissioni energetiche e gli insegnamenti esperienziali che si sviluppano durante la Formazione. Il Testo Guida, in quanto tale, non descrive i contenuti della Formazione e non si presta ad essere adoperato come manuale di auto-apprendimento. Il linguaggio impiegato e tutte le relative omissioni o imprecisioni sono relative all’Editore e non si riferiscono necessariamente all’insegnamento a cui tale lavoro si ispira. Il presupposto di base in questo contesto è che pretendere di esternare il contenuto di questa tradizione mediante l’espressione intellettuale o letteraria è impresa vana, arrogante e stolta. Per favore abbi cura  di tenere in mente che le idée e le pratiche di ciascuna Lezione riflettono la natura del Settore a cui si riferiscono e possono apparire contraddittorie se confrontate con quelle di altre Lezioni.

 

 

Oh Spirito Cerchio, Spirito Guida, Grande Forza di Amore ed Estasi Che Si Muove Per Ogni Dove. Io chiamo le sette Direzioni e i dodici Settori. Io mi avvedo della loro natura divina e permetto ad essi di essere nuovamente uniti nell’Amore e nell’Estasi. Io convoco rispettosamente lo Spirito del Settore Dieci. Resta con noi, insegnaci le tue lezioni e mostraci il tuo sentiero sacro. Proclamo l’asservimento di questo Lavoro all’illuminata Risoluzione del Gioco in armonia con il mio Intento connesso alla Funzione. Kahesha Opa!

 

10L’apprendimento delle lezioni del Settore 10 implica la capacità e la responsabilità di creare le condizioni per la manifestazione concreta del mio Intento e la disponibilità operativa a connetterlo con la Funzione. In questo contesto mi confronto con l’impiego produttivo di risorse materiali e spirituali intese a realizzare obiettivi specifici. Nel Settore 10 i contratti sono chiari e non esiste nessuna possibilità di malinteso. Qui gli affari sono affari. Quando tratto lo Spirito Totem di questo Settore con integrità e rispetto, posso stare certo che le cose si mettono in moto. La meta, non importa quanto distante possa sembrare, è certa. Si tratta solo di procedere con impegno, passo dopo il passo, con pazienza e fiducia, puntando onestamente alla realizzazione dell’Intento stabilito e trascurando ogni possibile distrazione. Davanti si dipana una lunga strada e il suo percorso richiede un moto strenuo e perseverante.

Questo sentiero si articola in diversi stadi e si sviluppa attraverso il conseguimento progressivo di obiettivi a corto e medio termine. Qui non c’è tempo per facili esaltazioni, entusiasmi a buon mercato, attaccamenti emotivi o altre distrazioni. Esiste solo spazio per responsabilità, lavoro duro, sforzo e qualunque cosa sia in grado di appoggiare il conseguimento del risultato desiderato. Questo è il potere del Settore 10: l’obiettivo ha ad essere raggiunto, costi quel che costi. Tale certezza dona un senso immediato di radicamento e sicurezza. Qui io confronto di petto le responsabilità riguardo la realizzazione del mio Intento. Se veramente desidero manifestare una data situazione o risultato, si tratta semplicemente di connettersi con questo Settore e stabilire un accordo. Saturno è chiamato il Signore del Karma poiché fornisce i mezzi per affrontare e rilasciare tutti i desideri che intasano la mente. Non c’è spazio qui per lagnanze, fantasie o affermazioni del tipo “se solo io potessi”, “se io avessi… allora potrei, ma siccome non ho…., non posso”. Nel Settore 10 necessito solo essere sinceramente disposto a manifestare il risultato desiderato. Una volta che la meta è identificata e sussiste l’impegno a realizzarla, un intero meccanismo si mette all’opera implacabilmente fino al conseguimento finale.

Certi uomini d’affari pensano in questi termini: “Non ho la minima idea su come farò ad arrivare fino in fondo, ma nel frattempo oggi posso fare questo”. Questa attitudine pone subito nel presente e consente di inserire ogni azione, anche la più modesta (come alzarsi dal letto la mattina, lavare i piatti o allacciarsi le scarpe) nel contesto di un disegno più ampio: quello della realizzazione dei nostri obiettivi di luce. In quest’ambito occorre abbandonare il rancore di volere tutto subito ed imparare ad avere pazienza. Qui si è consapevoli che esistono cicli da rispettare e che non è possibile procedere secondo i tempi dettati dalle ansie o dall’avidità dell’ego. A volte il Settore 10 obbliga al confronto con limiti e ritardi che, ben lungi dall’essere ostacoli, sono preziose opportunità per prepararsi meglio ed acquisire maggiore esperienza. In genere, essi significano che l’Intento ha bisogno di essere messo più a fuoco e che le energie non sono ancora allineate per la sua manifestazione. In questo caso posso impiegare il tempo generato dal ritardo per ottenere consenso verso il mio Intento e sviluppare quelle capacità di cui sono deficitario.

Alcune persone, specialmente quelle con alte aspirazioni e ideali spirituali, sono sovente frustrate dalle difficoltà materiali che incontrano nel loro percorso. Non importa quanto siano grandi le mie idee o sogni, fino a quando non faccio i conti con lo Spirito del Settore 10 ed accetto di prendere per intero le mie responsabilità, costruirò ben poco. L’ego ha sviluppato molte tattiche per evitare la responsabilità: per esempio, dare la colpa alla società, ai genitori, ai figli, alla religione, al periodo storico, al proprio karma, ecc. Trattasi insomma di trovare un colpevole da qualche parte in modo da mantenere in vita l’identificazione personale nel ruolo della vittima. La parola responsabilità viene spesso associata alla parola colpa. Nel contesto del Settore 10 l’equazione di responsabilità uguale colpa viene trasformata in responsabilità uguale potere. Una cosa è sentirsi in colpa, una cosa distinta è sentirsi responsabile. Io non sono responsabile verso la mia famiglia, la società, il lavoro, ecc. Io sono solo e veramente responsabile verso il mio mondo interiore e il Spirito Cerchio. La responsabilità è la libertà vera. Essa significa dominare la vita.

L’allucinazione dell’ego è fondata sulla convinzione che l’esistenza procede attraverso componenti separate, spesso definite con il termine individualità o ego. Tali entità dissociate pretendono di avere una vita autonoma, scissa dal loro ambiente e parte di uno sviluppo separato che si manifesta ad un livello fisico, emotivo, mentale e spirituale. In questo contesto l’ego si muove ampiamente, perseguendo una notevole varietà di obiettivi e contemplando lo scopo ultimo di raggiungere l’illuminazione individuale. Questo è forse il pensiero più scimunito che è transitato nella mente. Eppure, nella mia percezione, esso è ciò a cui molti esseri umani sul percorso spirituale aspirano. L’investimento nella credenza di essere un’entità individuale, separata dall’ambiente, genera un senso inevitabile di insicurezza e la conseguente necessità di esercitare controllo, difesa e manipolazione su ciò che minaccia questa stessa credenza. Tale atteggiamento è alla radice di ogni problemi di autorità. L’acquisizione del controllo comincia fin dai primi anni: da un lato, imparo ad esercitare il controllo sul mio corpo o comportamento generale, dall’altro comincio a controllare, o sono controllato da, ciò che è al di fuori della mia supposta  individualità. I genitori, gli insegnanti o altre autorità mi dicono cosa fare. Per essere accettato e ricevere il loro amore, devo ubbidire. Se questo non accade ne pagherò le conseguenze e sarò punito. In questo amaro scenario l’idea illusoria che è continuamente assorbita è quella di credere che la misura della maturità e del potere consiste nell’esercitare il controllo sul mondo esterno. Questo atteggiamento si amplifica nella vita adulta allorché l’esistenza intera si trasforma in una lotta continua tesa a raggiungere posizioni di potere e controllo su cose, persone, ambiente, soldi, sesso, ecc. Qui anche i miei piccoli atti di ribellione verso coloro che apparentemente detengono le chiavi di questo sistema di potere sono destinati a fare parte dello stesso sistema che intendono combattere. La sola autorità verso cui necessito confrontarmi dimora dentro di me. Non è esterna. È interna, o meglio in un livello di percezione sito oltre l’illusione dell’ego.

L’abuso delle posizioni di autorità deriva dalla credenza che la fonte del potere, dell’amore, della pace o di ciò che è desiderabile sono esterne. Quando questo accade, entro in un circuito predatorio dove i ruoli di vittima e persecutore si alternano ciclicamente. Lo Spirito del Settore 10 mi costringe al confronto, talvolta mordace, con i problemi connessi con le figure di autorità. Genitori, insegnanti, padroni, poliziotti, politici, partner, maestri spirituali sono tutti esempi di autorità su cui proietto i miei rancori. Essi appaiono sovente nella mia vita ordinaria, nei sogni o viaggi sciamanici, onde permettere il rilascio e la guarigione di ferite antiche. Qualche volta la tentazione di vederli come forze antagonistiche o di entrare in conflitto può essere molto forte. “Che senso ha prendere parte in una lotta che non si può vincere. È come voler spostare lo scorrimento del fiume nella direzione opposta” dice un vecchio saggio. Questo non significa accettare di diventare uno stuoino. Vuol dire che se io opero con le energie del Settore 10, ho bisogno di essere consapevole dei miei limiti, senza perdere tempo in battaglie prive di speranza. Qui si tratta nuovamente di connettere l’Intento con la Funzione, impiegando con integrità le energie in gioco, evitando di dissiparle con atti iniqui. Modi consueti di dissipazione dell’energia sono: biasimare me stesso o gli altri, lagnarsi, generalizzare sulle cose – per esempio, usando affermazioni del tipo “gli uomini sono sempre così”, “non riesco mai a farcela”, ecc. – preoccuparsi, volere avere ragione a tutti i costi, enfatizzare i problemi senza lasciare spazio per soluzioni, evitare il completamento, manipolare o essere manipolato, procrastinare.

Secondo la prospettiva strategica del Cerchio del Sacro Cono, l’universo intero venne creato nel tentativo disperato o nell’ottica giocosa di abbandonare la realtà di unità e produrre il miraggio della separazione. Da quando tale processo si è messo in moto, un piano opposto si è pure sviluppato. Molti nomi sono usati per descriverlo. Io impiego qui termini come Piano di Salvezza o Risoluzione del Gioco. Lo scopo di questo Piano consiste nel rilasciare gradualmente ciò che è stato creato dall’ego nel processo di separazione al fine di dare spazio alla soggiacente realtà unitaria. Conseguentemente, l’ego, onde preservare la sua esistenza, si oppone strenuamente, e pure in maniera giocosa e agonistica, a questo Piano. La sua politica di base a questo riguardo è quella di mantenere saldo il controllo verso tutto ciò che si relaziona al corpo fisico. Il tentativo ultimo dell’ego è quello di affermare che lo sviluppo fisico è indispensabile per la Salvezza. Il fatto che questo non sia il caso, secondo la prospettiva del Piano, non implica che il Piano rigetti il corpo. Al contrario la sua politica è quello di riciclare qualunque strumento dell’ego onde impiegarlo come mezzo per raggiungere la sua meta. E poiché il corpo costituisce lo strumento per eccellenza del processo di separazione, ecco che pure nel Piano di Salvezza esso assume un ruolo di massimo rilievo. In questo processo il corpo diventa un tempio, un Sacro Cerchio, un’apparecchiatura di insegnamento destinata a essere messa da parte o a venire impiegata in maniera assai distinta una volta che l’apprendimento ha avuto luogo. A questo scopo non è necessario investire copiose energie pere l’abbellimento del tempio. Si tratta solo di un bene provvisorio, un ordine provvisorio. Lo scopo del tempio è quello di contenere il Centro. Compiere sforzi e investire risorse esagerate per la manutenzione del tempio potrebbe essere un segno della mia resistenza a raggiungere il Centro e concludere il Gioco. Tuttavia, se codesto Gioco è la conseguenza di una mia scelta libera e cosciente, se provo piacere nel prendervi parte e in tale contesto realizzo il mio Intento, ebbene non c’è proprio bisogno di concludere il Gioco.

La vera bellezza non può essere percepita solo mediante gli occhi fisici. La vista spirituale non si limita alla forma fisica poiché dimora oltre l’illusione della separazione. Essa vede la realtà dell’unità. Riconosce gli spazi vuoti o Bhi Jinah. La vista spirituale concerne il Piano di Salvezza. Nella tradizione del ProvOrdo Etnai ciò equivale a vedere e operare Sacri Coni in ogni circostanza possibile.[1] In altri termini questo significa applicare la Funzione e prendere una serie di provvedimenti nell’ambito dell’ampio processo del Piano. Qui tutti i tentativi futili a cui si aggrappano le implicazioni della vista fisica sono sistematicamente rilasciati e dissolti. La vista spirituale non può vedere errori e muoversi oltre per conseguire la verità. Ciò allena la mente a diventare incapace di tollerare ritardi poiché questi generano solo dolore inutile. E, conseguentemente, la mente diviene sempre più sensibile anche alle intrusioni di natura molto sottile.

“I Figli di Dio hanno il diritto al benessere perfetto che proviene dalla fiducia perfetta. Fino a che non lo raggiungeranno, sprecheranno se stessi ed i loro veri poteri creativi in tentativi inutili per ottenere maggior benessere con mezzi inappropriati. Ma il mezzo reale è già stato dato, e non implica affatto alcuno sforzo da parte loro. L’Espiazione è l’unico dono degno di essere offerto all’altare di Dio grazie al valore dell’altare stesso. Esso fu creato perfetto ed interamente degno di ricevere perfezione. Dio e le Sue creazioni sono completamente dipendenti l’Uno dalle Altre e viceversa. Egli dipende da loro perché le ha create perfette. Ha dato loro la Sua pace affinché non potessero essere scosse e non potessero essere ingannate. Ogniqualvolta hai paura sei ingannato, e la tua mente non può servire lo Spirito Santo. Questo ti fa morire di fame perché ti nega il tuo pane quotidiano. Dio si sente solo senza i Suoi Figli, ed essi si sentono soli senza di Lui. Essi devono imparare a vedere il mondo come un mezzo per guarire la separazione. L’Espiazione è la garanzia che alla fine riusciranno”.[2]

 

246px-Capricorn.svgCapricorno: Il periodo stagionale del Capricorno coincide con l’arrivo del sonno invernale e la quiete che facilita il lavoro interiore e la pianificazione per le stagioni a venire. E’ la fase in cui gli alberi sono scheletrici e la Terra sembra spoglia, anche se in profondità i semi stanno lavorando per una meta tanto lontana quanto sicura. Da una prospettiva spirituale questo è in vero il tempo della più elevata fioritura, poiché il seme dell’Ariete raggiunge il termine del suo ciclo di gestazione. Il Capricorno inizia con il solstizio d’inverno, quando il Sole è nel punto più basso all’orizzonte ed inizia il suo ciclo ascendente. Tale evento è pure chiamato Sol Invictus e Porta del Cielo. Secondo alcune tradizioni esoteriche vi sono due Porte: la Porta del Cancro, che conduce alla dimensione fisica della separazione e alla percezione tridimensionale, e la Porta del Capricorno, tramite cui si accede al regno spirituale e alle realtà multi-dimensionali. Durante i momenti più bui della vita illuminanti esperienze possono avere luogo, insieme alla possibilità di muoversi ad un altro livello. L’estate è apparentemente il tempo più abbondante, luminoso e felice dell’anno. Questo è solo ciò che il corpo fisico percepisce. L’inverno è un tempo di freddezza, oscurità, introversione e ritiro. L’energia fisica è nel suo ciclo più basso e ciò indebolisce l’ego che fonda la sua forza sull’esuberanza della materia. È in questo contesto che l’energia spirituale può giungere facilmente al suo picco. Per molte tradizioni esoteriche è cosa nota che l’oscurità, la depressione e l’amplificazione dei rancori sono segnali annuncianti l’arrivo della luce. Quando il Sole entra in Capricorno raggiunge la sua posizione più bassa nell’orizzonte dell’emisfero settentrionale. Tale evento principia anche il ciclo solare di ascensione ed è occasione di notevoli celebrazioni. Esso segna il momento della nascita degli esseri solari e divini: Gesù, Dioniso, Mitra, Quetzalcoatl, Apollo, Horus, Baal, Bel, Attis, Chango, Tammuz e altri ancora. Per la cosmologia Maya, questo momento, il cui simbolo è la spirale, rappresenta il numero zero ed il periodo più critico ove occorre assicurare a tutti i costi l’inizio del ciclo annuale pena la fine del mondo. Per la tradizione induista il Capricorno è considerato il simbolo del pralaya, vale a dire il processo di dissoluzione dell’universo al termine di ogni era cosmica, o in termini umani, la fusione dell’individuo separato con Dio.

Il periodo capricorniano del solstizio invernale incorpora le feste etrusche e romane dei Saturnalia. Tali celebrazioni segnavano il passaggio dall’anno vecchio a quello nuovo e onoravano Saturno, governatore del Capricorno e Signore del Tempo e dei Confini. Una caratteristica tipica di codeste usanze era quella di sospendere o invertire molte regole sociali. Per esempio, agli schiavi veniva concessa libertà provvisoria, i padroni servivano i servi, i voti matrimoniali potevano essere violati, amnistie generali erano concesse. Poi, dopo le feste, tutto ritornava alla sua normalità. Il Natale venne collocato in questo periodo dell’anno al fine di spostare l’attenzione centrata sui Saturnalia, le cui energie liberatorie continuarono a sopravvivere nelle celebrazioni dell’ultimo dell’anno.

Il segno del Capricorno si associa al dio Pan, la divinità della vita pastorale e della vegetazione. Famoso per la sua abilità con il corno, Pan viene solitamente raffigurato con piedi e gambe di capra. Nelle mitologie pagane questo dio rappresenta la forza sottile che si manifesta nella forma e la guida suprema del regno degli elementari. La natura di base di questo dio controverso viene descritta vividamente da R. Ogilvie Crombie nel suo Conversations with Pan.[3]

Il Capricorno è forse uno tra i segni più misteriosi e difficili da definire. Tale condizione lo rende oggetto di molte proiezioni e fraintendimenti, tanto da essere visto spesso come capro espiatorio e, per convenzione, come uno dei segni meno popolari (insieme a Vergine e Scorpione) dello Zodiaco. Il Capricorno, per sua natura, è un segno femminile e come tale incarna la madre che, dopo aver vissuto in unione simbiotica con il figlio ed averlo dispensato di cure e nutrimento (Cancro), gli stacca il cordone ombelicale e lo prepara con attenta devozione a vivere nel mondo. Tuttavia, nel corso dei tempi, questo segno zodiacale si è ridotto a incarnare il ruolo freddo e rigoroso dell’autorità paterna in ambivalenza con la sicurezza e il calore della figura materna.

Nelle tradizioni amerindiane della Ruota di Medicina il periodo del Capricorno corrisponde alla Luna del Sonno Profondo, il cui animale totem è in genere l’Oca Polare. In questa posizione si impara ad essere retti nella condotta e saggiamente prudenti nella gestione del potere.

Fra le dodici porte della cinta muraria di Bologna, Porta Mascarella è connessa con il Capricorno. Questa porta ha la reputazione di essere la più austera e meno attraente. In varie occasioni la porta è stata chiusa o murata per ragioni militari o politiche, denotando così gli attributi difensivi e di controllo di Saturno.

La maschera della Commedia dell’Arte collegata con il Capricorno è il veneziano Pantalone, l’archetipo dei datori di lavoro, uomini di affari, commercianti, padri e anziani. La sua convinzione di base è che tutto si può comprare e vendere. Sebbene molto ricco, non ama esternare il suo denaro e mira a trarre profitti in ogni sfera della vita. Ad esempio, Pantalone fa di tutto per sposare sua figlia ad un uomo ricco, evitando allo stesso tempo di fornire la dote. Ha una memoria molto buona e la sua attitudine è tesa all’azione piuttosto che alle parole, anche se può essere facilmente imbrogliato. Il suo aspetto è alquanto magro, con pantofole e pantaloni rossi, da cui l’associazione del suo nome (pure collegato con San Pantaleone, il santo patrono di Venezia).

Secondo la ripartizione astrosciamanica di Cluny Hill College, il campus della Findhorn Foundation, l’area associata al Capricorno è la collinetta dei Power Points, il punto fisicamente più alto del territorio della comunità spirituale di Findhorn. Dai tempi più antichi questo luogo fu usato per rituali e collegamenti con l’asse verticale. Quando i fondatori della comunità spirituale, Eileen e Peter Caddy con Dorothy Maclean, gestivano il Cluny Hill Hotel alla fine degli anni cinquanta, cominciarono ad usare la collinetta, che chiamarono appunto Power Points, come luogo per ricevere guida e comunicare con altre dimensioni. Questa usanza è ancora viva e l’area svolge un ruolo di primo piano nella geografia spirituale ed esoterica della comunità. Ai Power Points si accede tradizionalmente attraverso un percorso a spirale che circumnaviga la collinetta per tre volte prima di arrivare alla sua sommità. Il colle possiede altri aspetti capricorniani, quali la presenza di una serie di bunker difensivi e ricoveri sotterranei.

 

Decima Casa: La cuspide della decima casa corrisponde al Medium Coeli o zenit, vale a dire il punto di intersezione tra il meridiano superiore e l’eclittica o la posizione apparente del Sole a mezzogiorno. Questo punto, opposto all’Immum Coeli, rappresenta la fase di maggiore luce ed il momento più elevato di realizzazione per l’anima sulla Terra. Laddove nell’Immum Coeli risiede il seme o il carattere dell’anima, nel Medium Coeli si sviluppa la fioritura e la realizzazione dei potenziali. Il Medium Coeli perciò è l’apice potenziale dell’anima e il risultato diretto dello sviluppo dell’Immum Coeli. Mediante il seme dell’Immum Coeli viene eretta una struttura che consente all’anima, insieme a tutte le sue connessioni naturali, di muoversi lungo il cammino di trasformazione. Tale struttura è costituita dall’asse verticale del Sacro Cerchio, di cui Immum Coeli e Medium Coeli costituiscono le polarità rispettivamente del Basso e dell’Alto. Quando sono allineato lungo questo asse, sono connesso al mio proprio Intento e posso giungere ad una sua effettiva realizzazione attraverso il collegamento con la Funzione: vale a dire, il punto centrale tra Medium e Immum Coeli, lo Spirito Guida, il Cuore, lo Spirito Santo. Per rendere effettiva la fioritura del potenziale del Medium Coeli è necessario esplorare, riconoscere e guarire i lati oscuri dell’Immum Coeli.

Tradizionalmente i testi astrologici descrivono la decima casa come indicativa di carriera, realizzazione professionale, vita pubblica, ambizioni, reputazione, onori, riconoscimenti, autorità, figura paterna o materna. Nell’ambito della cosmologia astrosciamanica, in questo punto risiedono lo Spirito e gli esseri che presiedono alla gestione esecutiva del potere amministrativo e politico: un’area che può rappresentare sia i palazzi di governo dell’ego che i quartieri generali per l’amministrazione della volontà divina sulla Terra.

 

saturnSaturno: Saturno è sovente conosciuto per la sua cattiva reputazione. Tuttavia, il suo aspetto, come lo si può osservare attraverso un telescopio, risulta molto attraente. I suoi celebri anelli possono suggerire la presenza di limitazioni oppure essere percepiti come una sacra aureola. Anche la sua fama di essere un pianeta pesante e freddo, privo di emozioni e sentimenti, non sembra convincente. Sebbene Saturno sia 95 volte più grande della Terra, esso è così leggero che potrebbe tranquillamente galleggiare in uno dei nostri oceani. La sua pesantezza è frutto di un’allucinazione che costituisce il muro da superare per accedere alla soglia della libertà del nostro essere. Tale libertà trova espressione per mezzo del lavoro tenace, affidabile, organizzato e l’accettazione dei limiti realistici di supporto alla realizzazione dell’Intento e l’abolizione di quelli restrittivi e auto-imposti.

Saturno è il principale tenutario dell’illusione della separazione. Il suo compito è quello di preservarla fino a quando non siamo abbastanza maturi per andare al di là di essa. Saturno rappresenta il potere del controllo derivato dall’impegno, dalla disciplina e dalla responsabilità. Il primo passo nell’acquisizione del potere consiste nel riconoscere che il mondo della dualità, del conflitto e dell’illusione è un mondo che ha da essere rilasciato. Ciò richiede un fermo impegno e l’impeccabile determinazione a mettere da parte tutto quello che distoglie dall’Intento connesso alla Funzione.

Saturno è l’ultimo tra i pianeti tradizionali: il Guardiano della Soglia tra lo spazio un tempo conosciuto e l’ignoto, il Super-Io secondo il modello freudiano della psiche. Esso dimora nello spazio di confine tra Livello 1 e Livello 2, tra realtà ordinaria e realtà non-ordinaria. Da Saturno in poi entriamo in una dimensione completamente diversa, oggetto di timore e turbamento. Qui tutta la mia visione consueta della vita e del mondo si disintegra. Ecco perché Saturno fa tanta paura. In effetti siamo noi a spaventare Saturno con le nostre stesse paure. Tra tutti gli Spiriti Totem è forse quello più incompreso e odiato. Per chi osa inoltrarsi oltre il velo delle apparenze, Saturno si mostra invece nella sua veste candida, dolce, premurosa e dispensatrice di potere profondo. L’acquisizione di questa qualità, frutto di lunga pratica e impegno, consente di accedere al potere di liberazione di Urano. Tale energia trascendentale viene conseguita armonicamente mediante il lavoro disciplinato e costante, l’accettazione realistica di determinati limiti e la liberazione dai limiti derivati da sistemi di credenza contrari al proprio Intento.

La posizione di Saturno, nel segno e nella casa, indica il tipo di responsabilità che la persona in questione si trova ad affrontare nel corso della vita, le limitazioni, le paure, i punti deboli e le zone in cui si sperimentano situazioni di crisi e difficoltà, come e dove certe prove lungo il cammino di formazione possono essere incontrate. Si tratta talvolta di aree problematiche, in cui è possibile esperire ritardi od ostacoli. Attraverso il perdono e l’accettazione delle responsabilità questi punti possono trasformarsi nelle aree di maggiore potere e soddisfazione. Al di sotto di apparenti ostacoli si celano in vero copiose benedizioni.

I transiti di Saturno hanno un andamento settennale e sono momenti di crisi fondamentali per la crescita e l’evoluzione dell’essere. Essi ci costringono ad affrontare la realtà concreta e a prendere atto, talvolta amaramente, di ciò che non funziona nella nostra vita. Una caratteristica tipica di codesti transiti è quella di apportare momenti di solitudine, dolori interni, sforzo, lotta e frustrazione. Se ci siamo presi le nostre responsabilità riguardo il nostro Intento ed abbiamo fatto la nostra parte nel piano divino a noi assegnato, questi transiti comportano un rafforzamento notevole del potere e l’agevole superamento di ogni tipo di difficoltà. In caso contrario, le conseguenze possono essere piuttosto dolorose e comportare la perdita, il blocco o il malessere di ciò di cui non ci siamo presi cura. In vero, tutti questi accadimenti, sono il risultato di una percezione limitata che  tramonta celermente allorché si rivela quel che dimora altrove.

 

Una cosa è sentirsi in colpa, un’altra è essere responsabili. Io vi insegno la responsabilità. Che cosa intendo per responsabilità? Voi non siete responsabili verso i genitori, non siete responsabili verso alcun dio e neppure verso alcun prete, siete responsabili verso il vostro essere interiore. Responsabilità è libertà. Responsabilità è prendere in mano le redini della propria vita. Quando è troppo è troppo! <I miei genitori hanno sbagliato…>. Qualsiasi cosa abbiano potuto fare, l’hanno fatto, bene o male. Hanno fatto l’uno e l’altro. Ora sono diventato una persona matura, prendo tutto nelle mie mani e comincio a vivere come voglio io. Ora dedico tutte le mie energie alla mia vita… Il senso di colpa indebolisce: la responsabilità vi rende forti. La responsabilità vi restituisce di nuovo coraggio, sicurezza, fiducia.[4]

 

 

 

 

 

 

 

 

I Sonagli

 

Il sonaglio (rattle in inglese) è in genere il primo oggetto che viene dato ad un bambino. Questi lo stringe nella mano ed agitandolo inizia a percepire il suono e la sua capacità di interagire con esso. I sonagli sono stati impiegati da numerose tradizioni come strumenti di guarigione e di potere. Le loro forme e suoni sono molto diversi: alcuni sembrano come grandine, pioggia, onde del mare, tuoni o fruscii di ruscelli. I sonagli, come i tamburi, possono essere impiegati per accedere a stati non ordinari di coscienza. I loro suoni rilassano la mente e favoriscono i viaggi interiori. Una delle loro funzioni consiste inoltre nel rompere schemi di rigidità e stagnazione. In questo senso sono strumenti che facilitano il cambiamento e la liberazione dei rancori. Quando il sonaglio viene agitato e noi portiamo l’attenzione al suo suono, la vibrazione che ne deriva si diffonde nell’energia del corpo, creando varchi e liberando blocchi e condensazioni. In questo modo è impiegato da molti guaritori e sciamani per spezzare i modelli di attaccamento alla malattia. Talvolta il suono del sonaglio può essere usato per individuare le zone su cui intervenire in quanto il suo suono, per chi è in grado di percepirlo sottilmente, muta quando incontra aree di rancore o malattia. Spesso lo sciamano opera la guarigione agitando vigorosamente lo strumento sulle aree in questione. Il sonaglio è collegato con l’energia del Mondo dell’Alto e con la polarità “maschile”. Quando viene agitato, esso attira l’energia dall’Alto e la rende disponibile per essere impiegata a seconda dell’Intento dell’operatore. I sonagli, come i tamburi, sono utilizzati per chiamare le Direzioni ed aprire il Sacro Cerchio in quanto risvegliano o attirano l’attenzione degli esseri celesti. Il tamburo, essendo uno strumento della Terra, ha una natura “femminile” e, quando viene usato nei rituali, attira le energie della Terra verso l’Alto. Quindi la combinazione di sonaglio e tamburo crea un circuito completo di energia che facilita lo scambio tra Cielo e Terra. Si tratta di una potente combinazione in grado di caricare di forza uno spazio sacro e creare le condizioni per operare il lavoro di guarigione. I Tungusi della Siberia, così come altri popoli tribali, adoperano due tipi di sonagli, uno di purificazione (per mandare via energie indesiderate), l’altro di chiamata (per attirare le energie con cui si intende lavorare). Il sonaglio di purificazione contiene di solito dei pezzi di metallo o campanelli uniti a pietre o pezzi di cristallo. La maggior parte dei popoli impiega le zucche secche nella fabbricazione del sonaglio. La forma di questo vegetale riflette un principio di equilibrio. Il corpo della zucca, con la sua forma uterina, suggerisce l’aspetto femminile, mentre il suo collo ricorda il fallo maschile. Al suo interno vengono inseriti diversi tipi di piccoli oggetti a seconda delle tradizioni: sassolini, semi secchi, perle di legno, ecc. Alcuni usano pezzi di cristallo per rappresentare l’energia dell’universo. Quando questi tipi di sonaglio sono agitati nel buio della notte, i loro cristalli lampeggiano attraverso i fori incisi nella zucca. Altri attaccano o cuciono oggetti pendenti all’esterno del sonaglio (conchiglie, semi, pezzi di metallo, ecc.) e decorano il corpo delle zucche con disegni significativi. Diversi tamburi a cornice (tamburello, bendir, riq, kanjira, pandereta, ecc.) incorporano nella loro stessa struttura i sonagli (sotto forma di piattini metallici, conchiglie o campanelli), permettendo quindi l’esternazione dei suoni di entrambe le polarità del tamburo e del sonaglio. I sonagli sono oggetti molto semplici che possono essere acquistati oppure, preferibilmente, fabbricati direttamente. L’aspetto più importante del sonaglio è la sua “voce” E’ essenziale che si tratti di una voce piacevole in grado di risuonare dentro a chi ne fa uso. Dovrebbe inoltre essere in grado di produrre suoni che mutano leggermente a seconda del modo o della posizione in cui viene agitato. Ogni sonaglio è un essere la cui vita è movimento, suono e forma. Come per tutte le relazioni sacre, se tu onori il suo spirito, esso ti onorerà e benedirà.[5]

 

 

 

Il tempo

 

Per gli sciamani dell’antico Messico il tempo era come un pensiero, un pensiero pensato da qualcosa inconcepibile per la usa magnitudine. Il loro ragionamento logico era che l’uomo, essendo parte di codesto pensiero che era pensato da forze inconcepibile per la sua mentalità, tratteneva ancora una piccola percentuale di quel pensiero; una percentuale che in determinate circostanze id disciplina straordinaria poteva essere riscattata.[6]

 

Uno degli aspetti più tipici dell’astrologia e della sua applicazione all’astrosciamanesimo riguarda la sua capacità di definire le caratteristiche e la natura energetica di un dato momento o periodo di tempo, e di considerare quindi quali possono essere le azioni o le scelte più opportune. Noi facciamo parte di un grande insieme cosmico al cui interno le cose si muovono in vari livelli e ordini ciclici. Iniziare a conoscere e prendere consapevolezza di questi cicli, può portarci via via a trovare il modo per armonizzare il nostro vivere con quello delle forze ed a trarre effettivo giovamento da questa comunione. Lo scopo del lavoro astrosciamanico è di favorire lo sviluppo di una maggiore sensibilità esperienziale ai cambiamenti di energia misurabili astrologicamente, affinché possiamo realizzare una connessione effettiva col movimento ciclico di liberazione circolare e con la realtà  presente del tempo.

Nell’astrologia rituale tradizionale, per svolgere alcune pratiche o azioni, si impiegavano una serie di riferimenti, come la distinzione tra giorno e notte, i ritmi stagionali, i cicli lunari, le posizioni nei segni e nelle case di Sole e Luna, gli aspetti, i transiti planetari e le tabelle delle ore planetarie. In passato, era essenziale eseguire rituali o particolari operazioni magiche nei momenti ritenuti propizi per lo scopo prefissato. Se queste condizioni venivano a mancare, era del tutto inutile fare alcuno sforzo. Per quanto ci riguarda, il primo requisito consiste nell’essere chiari sulla natura del proprio Intento. Quando questa chiarezza è forte, ogni altro tipo di considerazione diventa accessoria. Per nessun motivo l’attenzione verso la ricerca del momento propizio deve andare a scapito dell’Intento.

Un metodo efficace per entrare in connessione con le energie dei Settori consiste nel tenere conto della posizione del Sole o della Luna in un dato segno. Nel corso di 365 giorni il Sole compie un intero percorso attorno al cerchio zodiacale e passa attraverso ciascun segno astrologico. Alla Luna occorrono invece solo 27 giorni e 12 ore per compiere un giro completo attorno allo zodiaco e transitare così in ogni segno. Quindi, per esempio, dal 21 marzo al 19 aprile, quando il Sole si trova nel segno dell’Ariete, può essere un momento adatto per rapportarsi con il Settore 1 e con temi come iniziativa, coraggio, aggressività, rabbia. espressione dell’energia, ecc. Il passaggio della Luna nel segno dell’Ariete è invece solo di circa due giorni e mezzo, anche se si verifica con maggiore frequenza e almeno dodici volte l’anno. Anche quelli sono momenti adatti per esplorare il Settore 1. Ovviamente, questi momenti non esprimono in modo esclusivo l’energia di un determinato Settore. Ogni periodo di tempo possiede una sua qualità particolare che cambia a seconda della posizione di entrambi i corpi celesti e delle loro fasi. Per esempio, il momento in cui il Sole è in Ariete e la Luna è crescente in Toro è molto diverso da quello in cui la Luna è piena in Ariete e il Sole è in Bilancia. La posizione del Sole e della Luna creano una doppia polarità che attiva il Pahekarubhe. Inoltre, volendo essere più precisi, occorrerebbe tenere conto anche di ulteriori dati, come la posizione degli altri pianeti e la situazione specifica del Settore su cui lavoriamo in rapporto al nostro tema natale (casa, punti medi, pianeti presenti, transiti, ecc.). Anche se è importante sapere che questi fattori esistono, all’inizio raccomandiamo di evitare complicazioni e di considerare solo l’energia di un Settore.

Un altro metodo, tipico della tradizione esoterica occidentale, è quello delle ore e dei giorni planetari. Esso consiste nello scegliere il giorno regolato dal pianeta con cui si intende operare (lunedì per la Luna, martedì per Marte, mercoledì per Mercurio, giovedì per Giove, venerdì per Venere, sabato per Saturno, domenica per il Sole), poiché in quel giorno la sua influenza è ritenuta estrema. Tale influenza può esser ancor più amplificata scegliendo ore poste sotto il suo dominio. Se non è possibile impiegare quel dato giorno, si può eventualmente operare nell’ora del pianeta desiderato in un altro giorno.

Se da un lato, può essere importante prendere in considerazione il tempo adatto (sempreché non diventi un’ossessione o fonte di dispute e rancori), dall’altro è fondamentale ricordarsi che il tempo a cui aspiriamo non è quello convenzionale, ma rappresenta uno spazio sacro frutto dell’unione tra passato, presente e futuro. Si tratta di uno spazio oggetto di costanti fraintendimenti poiché esso non trova definizione nella nostra società il cui fondamento risiede in un concetto di tempo esclusivamente lineare. La nostra stessa struttura linguistica – basata sulla distinzione netta tra verbi passati, presenti e futuri – e l’adeguamento della vita ai ritmi progressivi di orologi e calendari difficilmente possono consentirci una visione alternativa del tempo. Nei linguaggi di molte culture sciamaniche, per esempio, non esistono modalità di espressioni verbali del tempo passato o futuro. Quando un anziano racconta le vicende mitiche degli eroi, della storia della creazione dell’universo o degli Antenati, non ne parla come di un qualcosa avvenuto nel passato, ma al contrario, come di un processo che continua ad accadere nel presente. Probabilmente, il concetto di tempo lineare è un modo per giustificare e concettualizzare le nostre paure. Esse sono fondate su esperienze dolorose passate proiettate su un futuro di cui si ha paura perché ignoto. Il tempo inteso in questi termini esiste solo nella nostra volontà di considerarlo come tale. “Donne, uomini e animali vanno e vengono per generazioni un po’ come attori che scivolano dietro il sipario, per poi apparire più tardi, attirati dal centro totemico in ruoli nella società rinnovati ed esattamente simili. Il tempo sacro appartiene ad un’altra e più alta dimensione rispetto al tempo secolare. E’, in realtà, privo di tempo; il passato e il futuro sono contenuti in esso”.[7]

“Sembra che io abbia dei problemi solo perché sto usando male il tempo. IO credo che prima venga il problema, e che debba passare del tempo prima che esso possa essere risolto. Non vedo che il problema e la risposta si verificano simultaneamente. Questo perché non mi rendo ancora conto che Dio ha messo la risposta insieme al problema, cosicché non possano essere separati dal tempo. Lo Spirito Santo mi insegnerà, se glieLo permetterò. E capirò che è impossibile che io possa avere un problema che non sia già stato risolto”.[8]

 

 

Strumenti di guarigione

 

Durante i primi quattro o cinque giorni di lavoro seleziona tre dei seguenti strumenti e pratica tali tecniche almeno una volta. Poi abbi cura di scegliere una sola di queste tre tecniche e praticala per un minimo di 21 giorni, quotidianamente oppure a giorni alterni o, in caso di pratiche complesse, almeno due volte la settimana

 

1) Tutte le sere per 30 minuti entra totalmente nelle tue paure. A questo scopo puoi anche utilizzare la struttura della pratica del Confronto con il Demone (vedi Astroshamanism Book One, Chapter 7, “Facing the Demon”, pp 116-118 oppure la dispensa del Settore Otto, “Confronto con il Demone”, p.12). Spegni la luce, crea il massimo di oscurità possibile e siediti. Poi inizia a provare paura. Pensa a qualsiasi cosa che provoca paura: demoni, spettri, malattie, delitti, massacri, maniaci sessuali, ecc. Crea con la tua immaginazione le situazioni più terrificanti. Esagera la paura. Sii totale. Puoi lasciarti tremare e sentire brividi per tutto il corpo. Permetti a te stesso di sentire pienamente paura. Durante la giornata, ogni volta che provi paura, permetti a questa emozione di fluire, senza giudicarla. Non pensare che devi superarla o essere coraggioso. Accetta la paura. Lasciala muovere attraverso di te e infine permetti ad essa di liberarsi e uscire spontaneamente.

2) L’impiego di argilla e pietre è molto efficace per equilibrare il Settore 10, in particolare durante i transiti di Saturno. Puoi fare semplici sculture o piccole costruzioni rappresentative delle nuove fondamenta che intendi stabilire nella tua vita. Questa pratica costituisce di per sé un concreto segno della tua volontà di dare forma all’Intento. L’uso dell’argilla, in particolare, dimostra quanto la struttura possa essere modellata e trasformata in base alla tua volontà.

3) Ognuno di noi racchiude in sé parti ereditate dai propri genitori che spesso continuano a rimanere attive nei loro aspetti limitanti e bloccanti. Queste parti sono a loro volta state ricevute dai genitori dei genitori attraverso la lunga catena di scambio allucinatorio innescata dal processo di separazione. Attribuire colpe e giudizi, in tale contesto millenario, serve ben poco. Ciò che invece posso fare è assumermi la responsabilità di queste parti e trasformarle. Nel Settore 10 affronto la figura paterna, quella che rappresenta l’autorità, che stabilisce i modelli di comportamento e la struttura di riferimento. In questo esercizio definisco il padre ideale. Sistemati in posizione sdraiata e stabilisci il tuo intento locale: quello di incontrare il padre ideale. Inizia a visualizzarlo. Crea i suoi occhi, capelli, bocca, faccia, la sua espressione, la sua voce, tutto il suo corpo, i suoi vestiti. Stabilisci i suoi modi di fare, le parole, ed ogni sua modalità di comportamento. Guarda come ti senti rispetto a lui e osserva il modo in cui ti supporta. Crea questa figura così come la vuoi, senza alcun limite. Definisci la figura paterna migliore secondo il tuo punto di vista. Una volta che hai fatto ciò, prendi questo padre ideale e fallo entrare dentro di te. Senti che le sue qualità diventano parte di te. Del resto, poiché sei stato in grado di crearle tu stesso, esse fanno inevitabilmente parte di te. Ricordati, tutte queste qualità fanno parte di te e le puoi impiegare quando vuoi. Riconoscile, amale e usale.

4) Una delle caratteristiche del Settore 10 consiste nel dare forma concreta a ciò che sentiamo al nostro interno, non importa quale sia la sua natura. Questa qualità viene impiegata nella pratica del disegno del problema. Inizia a disegnare su un foglio la rappresentazione del tuo problema o situazione di crisi peggiore nel momento attuale della tua vita. Prendi il tempo che è necessario per esprimere il problema in tutti i suoi dettagli. Puoi disegnare anche un’immagine astratta. Una volta che hai terminato, esponi il disegno da qualche parte nella tua stanza o portalo con te e osservalo ogni volta che hai un’esperienza di quel dato problema. Permetti al disegno di insegnarti. Mediante il tuo Spirito Guida invia regolarmente energia di amore al disegno e permetti all’energia del disegno di dare supporto al tuo Intento.

5) Il Paheka Sadohe Korah (Canti degli Spiriti Totem e Guide) del Settore 10 è Sauter Kitayah Sadoh. Per favore, impiega questa pratica solo se intendi stabilire un rapporto regolare con lo Spirito Totem del Settore 10. Se decidi di impiegare questo canto, puoi eseguirlo di tanto in tanto per accompagnare un ciclo di dodici viaggi sciamanici nel Settore 10 o come pratica specifica da svolgere preferibilmente una o due volte al giorno per almeno sette minuti durante un periodo di 21 giorni.

6) Il Canto e la Scala di Saturno: Quando hai difficoltà a rapportarti con la vita materiale, non riesci a organizzarti, ti senti depresso, triste, solo, sei bloccato o in continua lotta nella relazione con le figure di autorità e con il Demone Interiore, o ti trovi esposto ad un transito di Saturno, puoi riequilibrare e trasformare questo pianeta con lo specifico Canto:

DAH TI KAH, DAH TI KAH, DAH TI KAH, DAH TI KAH, OH AY.

Mentre lo canti, puoi visualizzare l’immagine di Saturno, circondato dai suoi anelli. La Scala di Saturno serve a liberare i rancori del Settore 10. Se impieghi il Sacro Cerchio, posizionati seduto presso il Settore 10 o nel Settore in cui si trova Saturno natale o in transito. Prima d’iniziare, se vuoi,  puoi accendere una candela (nera o marrone), bruciare incenso (pino o salvia) e posizionare delle pietre di ossidiana nelle quattro Direzioni (più una grande al Centro). Come per tutte le Scale, questi oggetti servono solo per darti un supporto aggiuntivo e non sono affatto indispensabili. In questo caso, inoltre, l’austerità e la riduzione, o eliminazione pressoché totale, degli oggetti rituali possono talvolta favorire l’espressione dell’energia di Saturno. Il Canto, se praticato con Intento e lasciato uscire dal Cuore, è di per sé sufficiente ad attivare il processo di liberazione. Dopo aver portato per alcuni minuti l’attenzione al tuo Intento ed averlo connesso con la Funzione, recita dapprima il Canto del Sole (OH HAY YAH, quattro volte, seguito da OH), poi passa a quello della Terra/Luna (SI IDRIAH, quattro volte, seguito da NEH HAH MAH SET) così da creare radicamento e protezione. Intona quindi il Canto di Saturno. Non è necessario seguire precise modalità di svolgimento per ogni stadio. Si tratta di praticare la Scala insieme allo Spirito Guida, entrando negli spazi più oscuri all’inizio per poi via via proseguire verso maggiore luce. La natura di questi spazi appare chiara non appena vi entriamo. Come per tutte le Scale, è necessario viverla con grande intensità, come attori totalmente assorbiti nel dramma. Mostro qui di seguito un esempio completo di Scala di Saturno suddivisa in cinque stadi ed applicata alla paura. Stadio 1) Canto di Saturno. Immagina il primo chakra o Muladhara in vibrazione e scuotimento. Entra in uno spazio di buio. Sentiti logorato da un’ansia indicibile, da paure di cui non conosci l’origine. Sei bloccato, il Cuore è pesante, vorresti correre, ma sei paralizzato. Metti il massimo di energia in questo stato di panico e quando arrivi al suo picco, inizia a raccogliere l’energia. Fai attenzione a recuperare ogni traccia di questa paura irrefrenabile, includendone ogni sua manifestazione passata, conosciuta e non conosciuta. Fanne un’offerta, accetta di lasciarla andare e concediti di passare al prossimo stadio. Stadio 2) Canto. Immagina una sfera di fuoco blu che ruota nel primo chakra. Ora ti prepari ad incontrare direttamente la paura. Continui a sentirti bloccato e limitato, ma allo stesso tempo sei attento e vigile riguardo ciò che ti sta accadendo e pienamente consapevole delle tue emozioni. Incontri il tuo Demone e ti appare totalmente chiaro ciò di cui hai paura. Ora vedi bene in faccia il problema e riconosci direttamente il mostro che ti tormenta. Investi il massimo di energia in questa fase, prenditi piena responsabilità del tuo Demone, raccogli la sua energia ed offrila inviandola verso l’alto. Stadio 3) Canto. La sfera di fuoco blu ruota nel primo chakra e si espande lentamente lungo la spina dorsale, come un fiume di luce, fino a riempire il cervello. La tua mente si chiarisce e ti cominciano a giungere idee riguardo a come cambiare la situazione di cui hai paura. Riesci a stabilire i passi da compiere ed acquisisci risolutezza e realismo rispetto alle tue modalità di comportamento. Ti prendi piena responsabilità per i limiti che hai creato nella vita e ti congedi definitivamente da essi. Sei ora pronto a mettere in atto un tuo piano di azione e a questo proposito ti organizzi e ricerchi i necessari supporti. Vedi lo Spirito del Settore 10 nel suo aspetto di luce. Metti il massimo di energia in questa fase, e diffondila spingendola verso l’alto. Stadio 4) Canto. La luce blu inizia a pulsare dal sesto chakra e mobilizza disciplina, determinazione, impeccabilità e desiderio di realizzazione rispetto al tuo Intento. Senti che inizi a mettere in atto i tuoi piani, che essi si realizzano e che il tuo progetto giunge a piena maturazione. Osserva la tua determinazione nel favorire questo processo sistematico di costruzione e realizzazione del tuo Intento. In questa fase puoi rapportarti, attraverso lo Spirito Guida, con lo Spirito del Settore 10 per stabilire un Patto di Radicamento. Si tratta di impegnarsi a compiere azioni concrete e misurabili per la realizzazione dell’Intento, permettendo allo stesso tempo allo Spirito di realizzare ciò che al momento attuale non ti è possibile attuare. Investi il massimo di energia e procedi come sopra. Stadio 5) Canto. La luce blu pulsa dal plesso solare, dal Cuore e dalla gola. Disponi ora della capacità di concretizzare e dell’autorità necessaria per realizzare ciò che vuoi. Ti focalizzi totalmente sul tuo Intento e sei determinato a realizzarlo in armonia con la Funzione. Senti che stai costruendo come espressione canalizzata delle forze e dello Spirito Guida. Metti il massimo d’energia in ciò, diffondila per ogni dove e lasciane pervadere ogni parte del tuo essere, poi lentamente ritorna allo stato ordinario di coscienza. A conclusione ripeti il Canto di Terra/Luna e quello del Sole, fai una breve pratica di radicamento, prendi nota di ciò che ti è successo e chiudi il Sacro Cerchio.

7) Il Bastone di Potere: Gli sciamani o gli uomini di potere di molte tradizioni portano spesso con sé un bastone. Esso ricorda loro di rimanere fermi nella loro verità, non in modo arrogante od ostentato, ma con fiducia e sicurezza riguardo la loro effettiva natura. Il bastone rappresenta un asse di collegamento tra Cielo e Terra, tra ciò che è sopra e sotto di noi: esso ci ricorda che anche noi, come il bastone, svolgiamo la stessa funzione. L’inizio della stagione invernale è ideale per cominciare a costruire un bastone di potere. Si tratta di cercare e raccogliere il pezzo di legno da usare a questo scopo e tutto il materiale per decorarlo (piume, colori, colori, materiale per incidere, ecc.). Non avere fretta nello svolgere questa operazione e procedi secondo i tuoi tempi (puoi impiegare anche tutto l’inverno). Ricorda di raccogliere il bastone e il materiale con un atteggiamento di rispetto: chiedi dapprima il permesso e prendine possesso solo se ricevi una risposta interiore di consenso; poi in cambio, lascia qualcosa come dono (alcuni semi, un capello, ecc.). La costruzione del bastone è l’occasione per esprimere il tuo potere e non esiste una ricetta riguardo a come procedere. E’ necessario che sia tu a decidere come decorarlo in modo che esso sia in grado di rappresentare la tua verità.

8) La fuga dall’oscurità: “La fuga dall’oscurità implica due tappe: primo, il riconoscere che l’oscurità non può nascondere. Di solito questo passo implica paura. Secondo, il riconoscere che non c’è nulla che vuoi nascondere anche se potessi. Questo passo porta a sfuggire alla paura. Quando sarai disposto a non nascondere nulla, non solo sarai disposto ad entrare in comunione, ma comprenderai anche la pace e la gioia”.[9] Passa un tempo determinato della giornata in totale oscurità. Vai in un luogo completamente buio o siedi semplicemente nella tua stanza e oscurala al massimo. Rimani al buio per almeno un quarto d’ora. Apriti alle sensazioni e ai pensieri che ti giungono. Osserva le paure o qualunque cosa accade. Al termine, trascrivi ciò che è successo e come ti senti.

9) Riequilibro tramite il Settore 9: Generalmente i rancori del Settore 10 portano a vedere la vita in un’ottica deprimente e grigia. Essi sostengono un atteggiamento che porta a percepire il peggio in ogni aspetto della vita. Poiché Saturno è in relazione con il processo di cristallizzazione, esso può degenerare mediante stati cronici di depressione, inattività, miseria e apatia. Una maniera per liberare tali stati consiste nel spostare l’energia verso il Settore 9, impiegando l’energia dello Spirito Totem relativo (Giove). Qui si tratta di fare uno sforzo cosciente per riconoscere ed evidenziare ciò che esiste di buono nella vita, quello che dona fiducia, benessere, soddisfazione. A questo fine si possono usare alcune pratiche fornite nella lezione dedicata al Settore 9. Si tratta inoltre di darsi da fare onde trovare fonti di energia gioviale (qualunque cosa che ti permetta di ridere, di provare un senso di avventura ed entusiasmo). Stai insieme a persone ottimiste, allegre, piene di gioia di vivere ed evita quelle con caratteristiche opposte. Specialmente nell’imminenza di transiti energetici di Saturno, può essere di aiuto ricorrere alla compagnia di simili persone. Usa affermazioni o mantra come “Ogni giorno, in tutti i modi, io cresco e miglioro sempre di più” e ripetile costantemente. Quando sei stanco, esaurito o soffocato da pesanti obblighi, prenditi un momento di pausa onde ritrovare chiarezza e forza. In tali circostanze puoi spegnere l’interruttore della tua coscienza ordinaria e permettere al tuo corpo sciamanico di entrare in funzione. Semplicemente fermati e non fare nulla. Puoi sdraiarti o sedere comodo. La principale responsabilità nel Settore 10 è quella di prenderti cura della protezione del tuo campo energetico. Ne consegue che, quando sei scarico e privo di energia, è un tuo sacro diritto evitare di frequentare persone o ambienti chi possono aggravare un tale stato e cercare invece ciò che è a un livello più alto di energia. Anche la musica vivace ed allegra, un film comico, una serie di risate possono consentire la liberazione dei rancori del Settore 10. La manifestazione di questi rancori si esprime spesso attraverso un tremendo senso di colpa che finisce con l’isolare e impedire ogni contatto reale con l’esterno, radicalizzando un’espressione altamente perversa dell’ego. Impiegando il Settore 9 si tratta qui di costringere sé stessi ad uscire verso l’esterno, a rivolgere l’attenzione agli altri, a dimenticarsi dei propri apparenti problemi. E’ incredibile come questi espedienti possano funzionare e trasformare nel giro di pochi minuti una situazione di crisi devastante in uno stato esilarante di benessere. Il ricorso a forme vivaci ed espansive di espressione religiosa, sovente oltre i confini tradizionali dei propri riferimenti dottrinali, costituisce un’ulteriore forma di riequilibro del Settore 10. A questo proposito un mantra ideale è “OM NAMA SHIVAYA”. Esso viene cantato ripetutamente come forma di saluto verso Shiva e significa qualcosa come “Oh, Signore Shiva, verso di te mi inchino”. Shiva, secondo la tradizione induista, rappresenta il dio distruttore della negatività e delle forme inutili di pensiero. Con la ripetizione di questo canto, il vecchio cede il posto al nuovo, la struttura passata viene meno e consente a quella presente di mostrarsi nella sua luminosità.[10]

10) Il Settore 10 è connesso con la struttura del corpo fisico ed è sovente a tale livello che i rancori più drammatici sembrano accadere. Per consentire il flusso e la liberazione di energia, stabilisci un contatto con la Guida e chiedi allo Spirito Totem del Settore 5 di irradiare l’energia a quelle aree specifiche del corpo corrispondenti a Saturno (il segno e la casa dove si trova Saturno natale, e la cuspide della casa che dimora in Capricorno). Ad esempio, se Saturno è in Gemelli e nella sesta casa o la cuspide della prima casa è in Capricorno, si tratta di chiedere al Sole di inviare energia verso le parti fisiche collegate ai Gemelli (mani, braccia, polmoni), sesta casa (intestino) e prima casa (testa). In questo caso il tuo corpo potrebbe bloccare energia in quelle aree specifiche che si riflettono pure nelle corrispondenze con persone e situazioni relative. L’apporto di consapevolezza e attenzione non rilascia solo i rancori fisici, ma anche quelli emotivi e mentali.

11) La seguente pratica di riscaldamento è ideale per rafforzare le ginocchia e le relative associazioni con il Settore 10. Unisci i piedi insieme, piega le ginocchia e posa sopra di esse le tue mani. Ruota le ginocchi< 36 volte a sinistra e 36 volte verso destra. Rimani rilassato durante l’esercizio e guarda in avanti di fronte a te. Se tu scegli di eseguire questa pratica regolarmente, si tratta di praticarla un minimo di due volte ogni giorno per tre settimane. Dopo la prima settimana puoi raddoppiare il numero di giri, portandoli da 36 a 72 per ogni senso della direzione. Una volta che hai completato le rotazioni, rilassa le ginocchia, la pancia e le anche. Rimani in posizione eretta con le tue braccia sciolte ai lati. Guarda in avanti e respira con calma, restando immobile per alcuni minuti come un abete. Al termine scrivi o disegna qualcosa sulla tua esperienza.

12) I movimenti e le posture fisiche svolgono un ruolo notevole nel lavoro sciamanico, specialmente ad un livello avanzato o più esoterico. Alcuni passi magici usati dagli sciamani dell’antico Messico sono stati ricevuti da Carlos Castaneda tramite il suo insegnante  Juan Matus. Con la pubblicazione di una serie di video[11] e di un libro specifico,[12] Castaneda ha diffuso queste pratiche un tempo segrete. “Questi passi magici aiutano coloro che li praticano a recuperare ciò che gli stregoni considerano come il diritto di nascita di ogni essere umano: la nostra intenzione inflessibile a rimanere vitali e consapevoli, incarnata idealmente dalla chiarezza di scopo e dall’acuto stato di allerta della tigre dai denti a sciabola, che percorreva le terre dove questi stregoni un tempo vivevano”. [13] La versione moderna di questi passi magici è stata denominata Tensegrità, una fusione dei termini tensione e integrità. Questi passi sono divisi in un’ampia varietà di gruppi. La prima serie riguarda la preparazione dell’Intento e si divide in quattro gruppi di passi. Il primo gruppo di 15 passi (schiacciare l’energia per l’Intento) enfatizza la struttura ossea del corpo con particolare riguardo per le ginocchia e gli arti della gamba inferiore. Questi movimenti, così come tutti i passi magici in generale, sono associati con l’energia del Settore 10. Il libro ed il video menzionati nelle note, forniscono le informazioni su queste pratiche.

13) Il periodo stagionale del Capricorno è quello della fine dell’anno: il classico momento dei bilanci, degli inventari e della programmazione futura. Una tecnica molto utile è quella tradizionale della Programmazione Annuale. Si tratta di un’usanza, comune a molti paesi europei, che consiste nello svolgere dal 13 al 24 dicembre un’analisi in retrospezione dell’anno trascorso. Durante questi dodici giorni si tratta di dedicare almeno quindici minuti quotidiani ad esaminare ciascuno dei dodici mesi passati per individuare delusioni, rancori, azioni non concluse, e tutto ciò che è rimasto in sospeso.[14] Dalla sera del 25 dicembre, per altri dodici giorni, si procede invece a programmare quotidianamente tutto quello che si vuole realizzare o vivere, ad ogni livello dell’esistenza, per ciascuno dei dodici mesi (a partire da aprile). Anche i sogni avuti in quei giorni possono contenere messaggi indicativi delle energie in gioco nel mese in questione. Questa pianificazione deve includere azioni concrete e obiettivi a breve e medio termine.

14) Le battute di tambureggiamento astrosciamanico sono colpi base di percussione su tamburi a cornice usati per richiamare l’energia di ciascun Settore. Essi si fondano su una semplice struttura relativa agli elementi e alle qualità dei segni zodiacali. Le percussioni ideali per questo tipo di pratica sono i tamburi a cornice, ovvero i tamburi il cui diametro è di gran lunga superiore alla profondità (tamburello, bodhran, bendir, tammorra, riq, kanjira, ecc.) o altri strumenti da suonare a mani nude. La percussione relativa al Capricorno è una battuta singola prodotta da un colpo chiamato kah. L’intera mano colpisce il centro del tamburo e genera un suono contenuto. Se impieghi un tamburello, questa battuta ferma il suono dei piattini. Il ritmo di base è essenzialmente in 1/1. Può anche essere suonato in combinazione con i ritmi di altri Settori. In questo caso la serie di singole battute è seguita dal colpo e dal numero specifico relativo al Settore in combinazione. Per esempio, la combinazione Settore 10 e Settore 6 consiste di un colpo kah (Settore 10) seguiti da tre colpi kah (Settore 6). Se scegli di usare questo strumento di guarigione, è preferibile praticarlo quotidianamente per almeno sette minuti. Il tambureggiamento può essere pure accompagnato dal canto.

15) Posizionamento nel Cerchio: Questo è un adattamento della pratica descritta nella Guida di Lavoro (8. Esplorazione della carta), che puoi scegliere di usare come tecnica regolare o applicazione del Rituale di Base del Sacro Cono. Allorché hai identificato le necessarie informazioni sulla tua carta natale, si tratta di muoverti, fisicamente nel Sacro Cerchio o sciamanicamente nello Spirito Cerchio, in tre diverse posizioni: 1) il segno del Capricorno; 2) il segno in cui si trova la cuspide della decima casa; 3) il segno ove si trova Saturno. La tecnica richiede idealmente un minimo di 12 pratiche. A conclusione di ciascuna esplorazione è necessario prendere nota di sensazioni e impressioni.

16) Patto: Se vi sono specifici obiettivi nella tua vita che hai difficoltà a manifestare e che sinceramente intendi manifestare, allora puoi scegliere di stabilire un patto con lo Spirito Totem del Settore 10. Per maggiori informazioni, contatta il tuo Mentore.

17) Le posture totemiche astrosciamaniche sono usate specificatamente per contattare lo Spirito Totem di ciascun Settore. Esse appartengono alla tradizione sciamanica del ProvOrdo Etnai e sono il risultato di antiche trasmissioni. Alcune di queste posture sono derivate dalle icone riprodotte all’inizio di ciascuna lezione. Queste posizioni sono usate per incontrare il relativo Spirito Totem e integrare o liberare la sua energia. Puoi impiegarle usando le indicazioni fornite nella Lezione Due in “Esplorazione dei Settori”. L’immagine di Sauter Kitaya Sadoh, lo Spirito Totem del Settore 10, la puoi trovare a  p. 1 di questo testo. La postura può risultare piuttosto difficile e faticosa. I piedi sono tenuti ad una distanza di circa 20 centimetri l’uno dall’altro. Le braccia sono estese ai lati, con i gomiti all’altezza delle spalle e il braccio inferiore in posizione verticale. Le dita della mano destra sono distese, mentre la mano sinistra trattiene con fermezza un oggetto simile a quello dell’immagine a p. 1. Tieni la faccia diritta e gli occhi chiusi.

18) La Postura di Potenziamento è una postura di trance sciamanica praticata per esperire un alto flusso energetico. Ciò può supportare il rilascio di blocchi causati da stress, depressione e altri rancori, oltre a liberare i canali di accesso all’Intento più autentico. La postura è tratta da una scultura lignea Maya che ritrae un guerriero inchinato. La figura si riferisce inoltre anche ad un sacerdote Maya impegnato ne gioco rituale della palla. Tale gioco consisteva nel colpire una pesante palla di gomma usando i fianchi e le spalle. Lo scopo era di fare passare la palla attraverso un anello appeso in un punto alto di un muro. Chi faceva “canestro” era solitamente sacrificato. Per la pratica si tratta di sedere inginocchiati, adagiando le natiche sui talloni e tenendo le ginocchia distanziate. La spina dorsale è eretta e le braccia sono solevate all’altezza delle spalle. Tenendo i gomiti piegati, le mani sono giunte all’altezza del petto. Le mani sono arrotolate con le nocche delle dita unite. Le nocche di una mano hanno ad entrare negli spazi delle nocche dell’altra mano. La bocca è tenuta leggermente aperta.

 

 

 

 

 

 

Rapporti astrosciamanici

 

1) Con lo Spirito Guida, a cavallo di un volatile, entriamo in un cielo oscuro, molto spesso. L’aria è pesante e quasi la si può toccare. Non è facile respirare. In lontananza vedo la luce emanante da un pianeta su cui poco dopo atterriamo. Il suolo è luminoso e coperto da una sabbia di grosso spessore. La Guida si tramuta in uno struzzo su cui salgo per dirigermi verso una capanna sita sopra una collina. Mi rendo subito conto che in quel luogo dimora lo Spirito del Settore 10. Sento che è piuttosto rozzo ed arrabbiato. Entro nella capanna e lo trovo seduto nella semioscurità. La capanna è in uno stato di notevole decadenza. Lo Spirito è ricoperto da vesti logore. A lui chiedo: “Che cosa posso fare per superare ciò che mi blocca nel rapporto con te?” Egli dapprima mi risponde in idioma sacro e mi porta a percepire il senso di una forte connessione amorevole con la materia. In seguito le sue parole cominciano a suonare comprensibili e riesco a tradurle ordinariamente come segue: “Vai nella profondità delle radici e ritorna alla sua fonte. Sei tu ad aver creato ogni blocco. Non farti ingannare dai loro frutti. Osservane le radici. Esse emanano dal tuo essere. Riprenditi le tue responsabilità e percepisci la passione di questo processo. Ciò non significa provare sensi di colpa o lasciarsi soffocare dal peso dei doveri. Questo è il classico modo in cui si usa infangare e deturpare la mia immagine. Significa entrare in un’attività di celebrazione con la Terra. Conduci qualunque cosa ti disturba e blocca verso la tua responsabilità originaria. Fallo con gioia celebrante e ricorda che in ciò risiede la tua autentica autorità”. Lo Spirito mi dona poi una Medicina. “Tenendola stretta tra le mani, proclami solennemente che qualunque cosa è oggetto della tua percezione è una tua responsabilità. In questo modo rendi operativa la liberazione dei rancori e riconduci ogni elemento separato alla sua fonte originaria. Non ti curi delle apparenze e degli effetti. Vai direttamente alla causa e alla radice. Prenditi cura di codesta Medicina ed impiegala per guarire. Tenendola salda tra le mani vieni riportato alla tua vera origine e presente responsabilità.”

 

 

2) L’Intento del viaggio nel Settore 10 è spesso quello di stabilire un Patto di Radicamento con lo Spirito del Settore 10, vale a dire un accordo con le forze di codesto Settore finalizzato alla realizzazione di uno specifico obiettivo. Tale Patto è un vero e proprio contratto sacro in cui due parti si impegnano a fornire e scambiare prestazioni o servizi. Le caratteristiche del Settore 10 facilitano l’efficacia e la rigorosità di questo tipo di approccio e costituiscono una via d’uscita per buona parte delle questioni di natura materiale e soprattutto per quelle concernenti la realizzazione delle vere aspirazioni della propria anima. In un precedente incontro con la Guida avevo posto le basi per il Patto di Radicamento, indicando gli obiettivi e le condizioni operative. Ora la Guida mi porta nel Settore 10 per trattare direttamente con lo Spirito. Giungo su una vetta da cui si domina l’intero territorio. Vi sono qui vari personaggi dall’aria severa che sembrano non aver tempo da perdere. Essi mi guardano come per dire: “Aha, tu vorresti forse stabilire un Patto con noi? Sappi che qui noi facciamo sul serio. Se vuoi solo giocare, vai da un’altra parte!”. Rispondo che sono disposto ad impegnarmi a stabilire contatti quotidiani con loro, a tenere conto delle istruzioni impartite, per applicarle concretamente ed integrarle con le informazioni ricevute negli altri Settori. Essi sottolineano: “Nel rapporto con noi tu rispondi direttamente al tuo Spirito Guida, a lui ti rivolgi poiché rappresenta il tramite nel Patto di Radicamento con noi…. Per quanto riguarda il Patto, da parte tua non ha da esservi null’altro se non l’effettuazione del Lavoro. Per ciò che concerne la realizzazione dell’obiettivo stabilito saranno le forze ad operare. Il Patto è reale nella misura in cui tu lo consideri tale. Non si tratta di fare nulla in più rispetto a ciò che tu stai facendo nei termini del Lavoro, occorre solo aggiungere il tuo reale e radicale riconoscimento del Patto che si traduce nell’espressione di una fiducia totale. Non è questione di adottare metodi rigidi, si tratta di insistere nella consapevolezza del contatto costante con la Guida e con tutto ciò di cui essa è tramite. Apponi la tua firma energetica sulla lastra di pietra posta sulla vetta se intendi suggellare tale Patto….”

 

 

3) Prima di iniziare questo viaggio ero stato avvolto da un’ondata di commozione provocata dalle seguenti parole tratte da UCIM (Libro degli Esercizi, 120): “I miei rancori nascondono la luce del mondo in me. Io non posso vedere ciò che ho nascosto. Tuttavia voglio che mi venga rivelata, per la mia salvezza e per la salvezza del mondo”. Appena esco dal tunnel vedo l’Animale Guida. Egli mi porta in una capanna in cui sono presenti la mia Guida e quelle del Mondo dell’Alto e del Basso. A loro chiedo quale tipo di Lavoro occorre svolgere. “Il Lavoro da svolgere è solo uno: portare tutte le componenti verso il Lavoro espresso nell’unicità della tua Funzione. Rendere questa scelta totale, definitiva, impeccabile e radicata come una rocca. Essere impeccabili significa non permettere a nessuna componente di seguire un corso che non esiste. Vuol dire avere un senso totale della realtà che legittima tutto ciò che ha a che fare con la Luce, l’Amore ed il Sogno. Rendere questa legittimazione concreta e reale, lasciarla respirare e vivere pienamente in ogni istante, affermarla con forza e determinazione: questo è il Lavoro. Per adempierlo occorre coraggio. Il coraggio di andare oltre ogni apparenza. Le apparenze, nel contesto del Lavoro, si manifestano per essere superate. Il fatto che esse appaiono fa parte del Lavoro. Il loro superamento caratterizza il Lavoro. Questo superamento avviene attraverso l’uso delle Medicine che tu ricevi da noi e che hanno ad essere impiegate. Usale! Non separarti dalle tue Medicine. Impiega ciò che sai benissimo essere oltre l’illusione delle apparenze. Non usare strumenti che appartengono a tale illusione poiché il loro risultato è quello di radicarti ancora di più nel mondo dell’allucinazione. E’ il senso di realtà che ha unicamente ad ispirare il tuo Lavoro. Usa le Medicine ricevute finora e la forza delle Guide. Sii totale e conferisci ad ogni istante la legittimità del sogno mitico: è questo il solo Lavoro da svolgere. Non abbiamo altre Medicine da darti, impiega quelle che hai ricevuto e dona ad esse il rispetto che meritano. Non perderti! Legittima il tuo Sogno momento per momento. Da quello spazio riceverai la risposta. Esso è l’unico spazio possibile. Rifiutati di correre da una parte e dall’altra in uno stato di allucinazione. Ricerca la realtà pura e non accettare abbagli. Permani nel silenzio del Sogno e riconosci l’illusione dei rancori e degli entusiasmi apparenti. Da noi soli giunge l’amore incondizionato e la forza.”

 

 

4) Durante questo viaggio visito ancora la vetta del Settore 10: il monte della concretizzazione, della realizzazione, del processo di costruzione. “Qui” mi viene detto “impieghi la materia per dare forma al tuo Intento, nel tuo costante procedere verso l’apice della vetta. E quando giungi alla cima potrai vedere il Cielo, il vero volto di ciò che ha sempre dimorato nel tuo Cuore. A questo scopo sei pronto ad effettuare ogni sorta di sacra manipolazione della materia”. Inizio a scalare la vetta, focalizzandomi sull’Intento e sul Patto di Radicamento. Mentre procedo nella mia salita, incontro vari personaggi che mi guardano come per ricevere un cenno di conferma. Il loro aspetto austero nasconde un pieno di amore che trova riflesso in un’onda di commozione che inizia a trasudare dentro e fuori di me. Percepisco nettamente la loro totale disponibilità ad essere usati per la realizzazione dell’Intento. Una disponibilità che mostrano, con estrema discrezione e rispetto, nella ricerca di un mio cenno di conferma. I loro sguardi sembrano dire “Lo intendi davvero? Fai proprio sul serio? Vuoi realmente lavorare con noi?” Dal mio Cuore emana subito la conferma ed il rinnovo del Patto: “Faccio sul serio ed il mio Intento è chiaro come un cristallo. Sono determinato a seguire il cammino indicato. V’è molto Lavoro da svolgere, occorrono risorse, strumenti, strutture, energie e ho bisogno del vostro aiuto”. Sento immediatamente il loro supporto e poiché noto ancora nel loro sguardo quell’espressione del tipo “Fai sul serio? Dici davvero?”, rispondo con l’urlo di un <SI’> che inizia ad echeggiare per tutto l’altipiano…. Stabilisco e rinnovo quindi le condizioni del Patto di Radicamento…. A questo punto mi viene detto che posso incontrare lo Spirito del Settore 10. La sua voce giunge attraverso una vibrazione calda che irrompe da tutto il terreno: “Mio caro, ti stavo aspettando. Tu sai bene come ci si sente in codesto luogo. E’ il tuo posto: qui ritrovi le tue radici. E sappi che venire qui è per te la prima priorità. Ogni volta che sei preda dell’indecisione o vaghi privo di direzione, ricorda di venire qui per ricevere quel supporto che intendi fornire al mondo. Il Patto è operativo: riponi in esso la tua fiducia e lascialo funzionare. Sii attento, concreto e determinato nel metterlo in opera. Quando sei preda del dubbio, della confusione o della debolezza, sii come una roccia. Assumi le sembianze di questa vetta, che è la più alta e solida del Sacro Cerchio. Nel Settore 10 noi siamo seri riguardo al nostro Lavoro. Lo svolgiamo con responsabilità ed impegno. Anche se troverai sempre qualcuno, nella confusa illusione delle apparenze, che avrà da ridire riguardo a tale attitudine, sappi che questo è il nostro modo e poiché tu hai scelto di stabilire il Patto con noi, sono queste caratteristiche che hanno primariamente ad essere guarite nella tua vita. Sii responsabile e impegnato. Non dare spazio a comportamenti vacui e non occuparti delle opinioni degli altri. Mostra il tuo impegno e rimani radicato all’Intento… e continua a salire, trovando l’estasi nell’atto stesso dello scalare. Goditi il momento presente e dimenticati dell’obiettivo. Esso è dentro di te e quando lo troverai all’esterno sarà solo il riflesso di uno specchio. Rimani radicato nella fiducia e sicurezza che quanto desideri è già presente e goditelo in ogni sua componente. Fai del Lavoro una celebrazione. E ricorda, quando v’è confusione o malessere, assumi la sembianza della vetta, pietrificata e rigida. Fallo! Questo è uno dei grandi segreti dello Spirito del Settore 10”.

 

 

5) In un’altra occasione lo Spirito del Settore 10 si è così espresso: “Nel Settore 10 ti riprendi la tua bellezza divina e la tua sacra responsabilità. Lasci perdere ogni altra cosa e ti concentri sulla tua reale responsabilità: energizzare la Terra. E per fare ciò si tratta semplicemente di danzare con il tuo corpo, percependo che il suo tocco gentile distribuisce un massaggio sulla superficie terrestre. Attraverso il movimento delle tue articolazioni ed il loro contatto con la Terra, doni grandi quantità d’energia e in quest’atto provi un’immensa gioia. Sei grato della responsabilità che ti è stata data e lo Spirito è felice di questa tua gratitudine. E’ il tuo godimento stesso che ti porta a donare la tua energia alla Terra ed agli esseri che la popolano. Ciò ti porta rapidamente in uno stato euforico di estasi. Riconosci che non puoi aver altro ruolo se non questo: energizzare la Terra semplicemente attraverso la tua danza, muovendo le ginocchia, su e giù, ed in ogni direzione, sentendo i tuoi piedi, muovendo le mani ed ogni osso del corpo. L’intera tua struttura scheletrica si muove con gioia e si connette con la struttura della Terra diventando tutt’uno con essa. Pura gioia! Questo è ciò che hai da fare. Da questa tua determinazione qualcosa si realizzerà, anche se a te interessa ben poco in quanto trovi l’oggetto della tua ricerca nel tuo semplice danzare. Ti connetti con la Terra e la Terra si prende cura di te oppure tu ti prendi cura della Terra, tanto è la stessa cosa. Danza! Prendi le pietre con te e danza con esse. Tieni nella mano destra la Medicina che ti ho donato e danza con essa. E ricordati sempre: quando fai esperienza dell’estasi, i rancori sono richiamati. Accoglili con gioia perché ciò è parte della tua responsabilità. Chiedi ad essi di prendere parte alla danza, invitali direttamente. Questo è il momento più importante: quello dell’Invito. Qui includi ogni cosa e riconosci la natura sacra di tutto. L’estasi ti dona la capacità di guarire che con l’Invito puoi espletare. Guarisci! Tocca la Medicina e diventa disponibile alla guarigione di ciascun rancore spargendo la tua luce per ogni dove. Poi prendi la Medicina nella mano sinistra ed inizia un’operazione di guarigione ulteriore. Lo Spirito del Settore 10 richiede la donazione di ogni struttura e articolazione. Offri a Lei la tua struttura scheletrica attraverso la danza e l’immobilità. Ogni osso diventa un’espressione dello Spirito, un’emanazione di disciplina, struttura, organizzazione, determinazione, Intento, risultati concreti, realizzazione nel mondo materiale e impiego delle risorse per la creazione di sacri obiettivi. La tua intera struttura è impiegata con questo Intento e con essa guarisci ogni rancore connesso al Settore 10.”

 

 

 

 

 

 

Dal Diario di Viaggio di Sabina, ricercatore del Corso Operativo in Astrosciamanesimo di Roma (1996-97):

 

“DAH TI KAH….DAH TI KAH… Saturno, anche il tuo Canto è pesante come il piombo, grande pianeta, signore del mio cielo. Congiunto al Sole trascini la mia vita con un andamento lento tra ombra e luce. Ti voglio bene lo stesso però. Ma l’incontro con Saturno fu davvero una sorpresa. Un pianeta di paure grandi e piccole si fece incontro a me. Le conoscevo tutte quelle paure, anche le più nascoste. E  Saturno, con fare impietoso, me le mostrò una per una, come il venditore orgoglioso mostra i suoi gioielli ad una fiera campionaria. Poi, come un padre severo, ma generoso, mi prese in braccio e io mi sentii leggera di nuovo. Le masse pesanti che caratterizzano il mio essere cominciarono a muoversi. Saturno immediatamente operò su di me una guarigione, lenta, progressiva di cui ancora non vedo la fine. Sento il balsamo di Saturno scivolare tra le pieghe della mia anima. Lentamente, ma senza posa, lui mi insegna il valore del sacrificio, doloroso e costante che premia alla fine. “E’ come unguento che dal capo discende giù sugli orli del manto….” recita un Salmo ebraico. Faccio fatica, non lo nascondo, ma recitando tutti i giorni il mio rosario Sole-Saturno e svolgendo le pratiche che il Corso mi ha insegnato, sto riscoprendo il valore della disciplina, della costanza. Ciò che mi è mancato sempre è senza dubbio la disciplina e il metodo. Sono stata capace di dar vita a periodi intensissimi di lavoro folle, salvo poi cadere in giorni di apatia e di inattività. Ora sto imparando a non rimandare a domani (o a dopodomani) ciò che posso e devo fare oggi. Mi mancava una struttura solida, una regola, e Saturno me la sta imponendo, come S. Benedetto la impose ai monaci suoi, e non senza farmi male. Quant’è importante il valore della presenza, della consapevolezza di se. Me ne accorgo solo adesso, a trent’anni suonati. Di tante cose mi sto rendendo conto grazie alla migliore conoscenza che sto acquisendo di me stessa. Quanta strada debbo ancora percorrere…… Quante modifiche devo apportare alla mia personalità. Mi guardo allo specchio, vedo finalmente più chiaro, lo sguardo passa oltre l’immagine mia riflessa, scandaglia ora, impietoso, i moti dell’animo e lo spettacolo che prende corpo dinanzi ai miei occhi spesso non mi piace. Passare da un Settore all’altro del Sacro Cerchio è per me una preziosa opportunità di riflessione e guarigione. Recitare la Scala dei pianeti è come guardare dentro se stessi, sperimentare tutti quegli stati d’animo che mille volte, durante il giorno, vengono soffocati dall’ego furente. Non riuscivo a sentire la voce dell’anima, coperta com’era dal fragoroso baccano che circonda la mia vita. Ora, invece, chiudo gli occhi e ascolto…. Spesso mi accompagna una musica che ha come sfondo il rumore del mare. E’ proprio in quel momento che finalmente riesco a vedere me stessa così come sono. A questo servono, io credo, i viaggi sciamanici, a fare luce nel buio che è dentro di noi. Solo quando chiudo gli occhi riesco finalmente a vedere e a sentire. E’ un paradosso, ma di paradossi si vive. E’ veramente difficile acquisire la consapevolezza delle proprie mancanze e una volta individuato l’errore è tanto doloroso scoprire che lo si commetterà di nuovo. Guarire dei mali della propria anima è tanto difficile, lo sto sperimentando ora, perché ne scopro sempre di nuovi e mi sto accorgendo che la consapevolezza di questi provoca un dolore così intenso che quasi, si trasforma in guarigione di per sé. Andiamo avanti…”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

GUIDA DI LAVORO

 

1. Strumenti di guarigione: Nei primi quattro o cinque giorni pratica almeno tre dei metodi descritti nella sezione Strumenti di guarigione, poi scegline uno e impiegalo quotidianamente, a giorni alterni o minimo due volte la settimana per almeno 21 giorni o un ciclo lunare (28 giorni). Inviami un breve riassunto delle tue esperienze con la pratica e indica di quale metodo si tratta.

 

2. Esplorazione del Settore 10: Impiegando le indicazioni generali fornite in L’esplorazione dei Settori nella Lezione 2, incontra lo Spirito Totem del Settore 10. Inviami un breve riassunto della tua esperienza.

 

3. Attivazione del Settore 10: Attiva il pezzo del Settore 10 delle tue Parti del Sacro Cerchio. Procedi a svolgere ciò solo dopo che hai effettuato l’esplorazione del Settore 10. Puoi sia disegnare, pitturare, incidere o fare qualunque cosa decidi per attivare il pezzo. Scegli in base alle indicazioni e intuizioni che ricevi. Lascia che la decisione su come costruire il pezzo emani da dentro. Ricorda che si tratta di un lavoro sacro e che esso non deve necessariamente soddisfare la vista degli occhi o corrispondere a particolari canoni artistici. La sola cosa che conta è che ciò che fai sia il risultato della tua connessione di potere. Inviami un riassunto dell’esperienza di attivazione.

 

4. Seminario: (Si applica solo se hai preso parte a sessioni di gruppo o individuali sul Settore 10) Inviami un riassunto sulle tue esperienze, riflessioni e sensazioni durante la sessione sul Settore 10.

 

5. Letteratura: Prepara e inviami un breve scritto sulle tue riflessioni e intuizioni riguardo ciò che hai letto in questa lezione sul Settore 10. Onestamente ed in base alla tua percezione, che cosa ha apportato interesse, comprensione, attrazione, ispirazione, chiarezza? Con che cosa hai provato maggiore sintonia? A che cosa invece hai percepito come difficile, enigmatico, noioso, spiacevole? Con che cosa hai avuto meno sintonia?

 

6. Domande:

1) Quali sono gli animali, i minerali, le piante, i colori, i paesi, la gente o gli oggetti che, in base alla tua percezione ed esperienza (senza quindi riferirti alla lista delle corrispondenze fornite nella prima pagina) sono in relazione con il Settore 10?

2) Vi sono film, lungometraggi, libri, opere musicali o teatrali che per te sono connessi con il Settore 10? In caso positivo menziona il loro titolo.

3) Quali sono i tratti di cui hai paura, che non ti piacciono o giudichi riguardo la percezione degli altri? Quali sono i tratti di cui hai paura, che non ti piacciono o giudichi riguardo la percezione di te stesso?

4) Rifletti sul termine responsabilità, obiettivo e organizzazione. Usa una o più parole per descrivere cosa provi riguardo questi termini.

5) Quali sono le tue responsabilità in questo momento della vita e che atteggiamento hai verso di esse?

6) Esiste una situazione problematica in questo momento della tua vita? In che modo desideri che si sviluppa o qual è il tuo intento in questo contesto? Quali passi hai intrapreso a tale riguardo o quali passi intendi prendere?

 

7. Dati astrologici:  Il Settore 10 riveste un ruolo rilevante nella tua carta allorché il Sole, la Luna, la Terra o Saturno, oppure più di tre pianeti si trovano nel segno del Capricorno o nella Decima Casa, in prossimità di un angolo (Ascendente, Medium Coeli, Discendente, Immum Coeli) sito nel segno del Capricorno o congiunto a Saturno.

 

8. Esplorazione della carta: Nota quale casa nella tua carta comincia con il segno del Capricorno. L’area relativa è una zona in cui l’energia del Settore 10 si esprime abbondantemente. Osserva pure se vi sono pianeti in quella casa e quali sono. Impiega il tuo Sacro o Spirito Cerchio e ivi posizionati per almeno cinque minuti. Apriti a ciò che giunge alla tua mente, alle tue emozioni e al tuo corpo. Nota qualunque cosa attira la tua attenzione, non importa quanto triviale essa sia. Scrivi tutto ciò. Poi muoviti nell’area in cui si trova Saturno. Osserva in quale segno e casa si trova e quali aspetti forma con gli altri pianeti. Sistemati nel punto in cui si trova Saturno, apriti alla tua intuizione e prendi nota. Infine guarda il Capricorno, osserva se vi sono pianeti o angoli e quali sono. Siediti nel segno del Capricorno e trascrivi le tue osservazioni. Inviami un breve riassunto dell’intera esperienza.

 

9. Testo Guida: Scrivi e inviami un riassunto delle tue intuizioni e riflessioni riguardo il testo della lezione sul Settore 10. Con sincerità e in base alla tua percezione, che cosa ha generato interesse, attrazione, ispirazione, chiarezza, ecc.? Con quali aspetti hai provato maggiore risonanza? E che cosa ha stimolato rancori, o ti è apparso poco chiaro, noioso, complicate, fastidioso, oscuro? Con quali aspetti hai percepito dissonanza?

 

 

Sono grato per il supporto ricevuto dallo Spirito del Settore Dieci e da esso riconoscente mi congedo. Oh Spirito Cerchio, Spirito Guida, Grande Forza di Amore ed Estasi Che Si Muove Per Ogni Dove, grazie per avermi donato protezione. Io libero le sette Direzioni e i 12 Settori. Io onoro la loro natura divina e proclamo l’asservimento al Piano di Salvezza e all’Intento connesso alla Funzione. Kahesha Opa!

Note:
[1] Il Sacro Cono può essere descritto sommariamente come uno strumento strategico inteso a rilasciare l’illusione della separazione (con tutti i relativi rancori) e a permettere la vera percezione della realtà dell’unità.
[2] Un Corso in Miracoli, Testo, p. 36.
[3] R.Ogilvie Crombie, Conversations with Pan, Findhorn Press, 1976 (audiocassetta); Findhorn Community, The Findhorn Garden, Findhorn Press, 2003.
[4] Osho, Walk Without Feet, Fly Without Wings And Think Without Mind, citato in Rajneesh Times, vol. I, n. 18,  15 ottobre 1988, p. 10.
[5] Libero adattamento da: Mattie Davis-Wolfe; David Thomson, “Renewal Moon”, pp. 13-14, in Walking the Sacred Wheel, Sacred Circles Institute, 1995.
[6] Carlos Castaneda, The Wheel of Time, Penguin, 1998, p. 5.
[7] Loren Eisely, citata in Mattie Davis-Wolfe; David Thomson, “The West Gate: Frost and Freeze Moon”, p. 3, in Walking the Sacred Wheel, Sacred Circles Institute, 1995.
[8] Un Corso in Miracoli, Libro degli esercizi, p. 157.
[9] Un Corso  in Miracoli, Testo, p. 23.
[10] Un’ottima esecuzione di questo mantra è fornita da Joseph Goldman in Gateways: Men’s Drumming and Chanting (Spirit Music).
[11] Carlos Castaneda, Tensegrity: Twelve Basic Movements to Gather Energy and Promote Well-Being – Vol. I, Laugan Prod., 1995. Vedi anche volume II e II, e Carlos Castaneda, Magical Passes, Cleargreen, 1999.
[12] Carlos Castaneda, Tensegrità: I sette movimenti magici degli sciamani dell’antico Messico, Rizzoli, 1997.
[13] Carlos Castaneda, Magical Passes, Cleargreen, 1999 (video), retro di copertina.
[14] Se non riesci a partire dal 13 dicembre, puoi iniziare il 19 dicembre e rivedere due mesi per ciascun giorno.

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